BIOGNL

BIOGNL cos’è?

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Il BIOGNL, o biometano liquido, è un carburante sostenibile prodotto attraverso la liquefazione di biometano, che a sua volta è ottenuto dalla digestione anaerobica di materie organiche, quali rifiuti agricoli, alimentari o fognari.

Il BIOGNL si ottiene a seguito di un processo di purificazione di biogas, una miscela di metano e anidride carbonica prodotta dalla decomposizione anaerobica della materia organica.

Per portare il BIOGNL allo stato liquido, viene raffreddato a temperature molto basse, solitamente inferiore a – 160°C, per convertirlo in fase liquida. Questo lo rende estremamente più denso, più facile da trasportare e immagazzinare. Basti pensare che il rapporto tra metano liquido e metano gassoso corrisponde a 1/600.

Il biometano liquido può essere utilizzato come combustibile per autotrazione, riscaldamento e produzione di energia elettrica.

Il BIOGNL rappresenta un importante esempio di economia circolare e di sviluppo locale sostenibile, fungendo da fonte rinnovabile e strumento per la riduzione di emissioni da Co2.

È previsto che la produzione di biometano liquido aumenti di circa dieci volte entro il 2030.

 

GNL e BIOGNL: impatto sui Trasporti

Nel dicembre 2020, la Commissione Europea ha introdotto la strategia per una mobilità sostenibile e intelligente con diverse iniziative volte a ridurre del 90% le emissioni nel trasporto entro il 2050.

Il settore dei trasporti contribuisce al 5% del PIL dell’UE e impiega oltre 10 milioni di persone; rappresenta quindi un quarto delle emissioni totali di gas serra dell’UE.

Le iniziative si concentrano su:

  • Modernizzazione attraverso la digitalizzazione per rendere più efficiente il sistema di trasporto, con riduzione di emissioni.
  • Investimenti per rafforzare il mercato unico UE e affrontare le vulnerabilità evidenziate dalla pandemia da coronavirus.

 

In questo contesto, il gas naturale liquido GNL e il BIOGNL (o biometano) emergono come importanti soluzioni e promettono un futuro di trasporto più pulito e sostenibile.

FAQ - Domande frequenti

Chi produce il biometano?

Il biometano è prodotto da aziende agricole, industrie agroalimentari, impianti di trattamento dei rifiuti urbani e industriali, e depuratori di acque reflue. Queste realtà sfruttano i materiali di scarto per generare energia pulita e sostenibile.

Come si produce il biometano?

La produzione di biometano inizia con la digestione anaerobica di biomasse organiche, come scarti agricoli, letame, liquami, e rifiuti organici urbani (FORSU). Questo processo genera biogas, una miscela di metano e anidride carbonica. Successivamente, il biogas viene purificato per rimuovere l’anidride carbonica e altre impurità, ottenendo così il biometano, che ha una composizione molto simile a quella del gas naturale.

Il biometano è una fonte rinnovabile?

Sì, il biometano è considerato una fonte di energia rinnovabile. Viene prodotto da materie prime organiche che si rigenerano naturalmente, come scarti agricoli e rifiuti. L’utilizzo di questi scarti per la produzione di biometano contribuisce anche alla riduzione delle emissioni di gas serra.

Che differenza c'è tra metano e biometano?

La principale differenza risiede nella loro origine. Il metano (o GNC) è un combustibile fossile estratto da giacimenti sotterranei, la cui formazione ha richiesto milioni di anni. Il biometano, invece, è un combustibile rinnovabile prodotto in tempi brevi dalla decomposizione di scarti e biomasse organiche. Nonostante la diversa origine, la loro composizione chimica è quasi identica, il che li rende intercambiabili per l’uso in veicoli e impianti.